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Foto di Daniel Lobo (Flickr) |
Ormai è ben noto a tutti: il latte materno è l’alimento perfetto per il neonato e dove ve ne sia la possibilità, dovrebbe rappresentare la sua unica fonte di sostentamento almeno fino al compimento del sesto mese di vita. Anche dopo i primi sei mesi inoltre, si consiglia di prolungare l’allattamento almeno fino ad un anno di età, ad integrazione delle prime pappe introdotte. Laddove vi sia la possibilità e l’intenzione, è consigliato l’allattamento anche oltre l’anno.
Ma perché è considerato l’alimento perfetto?
Il latte materno è un alimento unico, “vivo”, in grado di modificare la sua consistenza e composizione a seconda delle esigenze nutritive che il neonato può avere, non soltanto durante le varie fasi della sua vita, ma addirittura durante la stessa poppata.
In rferimento alle varie fasi di crescita, possiamo distinguere tre tipi di latte
- Colostro
- Latte di transizione
- Latte maturo
Il colostro è il primo latte che viene prodotto, caratterizzato da un colore giallo oro e dalla consistenza densa. E’ un latte molto nutriente, ed è costituito specialmente da proteine, sali minerali ed anticorpi. La sua composizione iperproteica, permette al piccolo di riprendersi velocemente dalle fatiche del parto, mentre i sali minerali lo idratano per compersare la dispersione di liquidi che è causa, nei giorni successivi al parto, del famoso calo fisiologico ; gli anticorpi infine, proteggono il suo sistema immunitario ancora immaturo, dall’attacco di eventuali virus e batteri presenti normalmente nell’aria. Questo latte viene prodotto per pochi giorni, verso il quarto quinto giorno, con l’arrivo della montata lattea, il latte si modifica ed il colostro, viene sostituito dal latte di transizione.
Il latte di transizione ha una consistenza più liquida, di colore biancastro ed è ricco di zuccheri e lipidi, ma non è ancora il latte definitivo. Dopo qualche giorno infatti, il latte subisce una nuova variazione, assume una consistenza più corposa e si colora di un biano latte deciso. Ciò sta ad indicare che il latte è maturato, ovvero gli elementi che lo compongono si sono equilibrati, al fine di garantire al bambino l’apporto nutritivo ideale.
Il latte maturo prodotto però, non è sempre uguale, cambia la sua composizione nell’arco della stessa giornata e addirittura durante la stessa poppata.
Per esempio, il latte materno è molto più grasso e corposo la mattina, mentre la sera risulta più leggero (questo è uno dei motivi per cui i bambini allattati al seno si svegliano molto più di frequente la notte per mangiare).
All’inizio della poppata, il latte emesso sarà molto simile al latte di transizione,ed ha lo scopo di dissetare il piccolo, dopo alcuni minuti invece, si fa più grasso ed è il latte che nutre.
Inoltre considerate che, del latte necessario per la poppata, soltanto il 30% è contenuto nel seno, il restante 70% viene prodotto al momento, durate la suzione ed è quello più grasso e digeribile.
130gr. di latte materno preso al mattino infatti, possono valere quanto 200 gr. di latte materno preso la sera; è la consistenza che è diversa. La garanzia che la quantità di latte sia quella giusta, ce la da il fatto che il bambino sia vitale e che dorma il giusto: ne troppo ne troppo poco e soprattutto, deve bagnare almeno 6 pannolini al giorno. L’aumento di peso invece, dovrebbe essere controllato e valutato una volta a settimana, possibilmente utilizzando sempre la stessa bilancia. Un aumento ponderale equilibrato, prevede un incremento di 100-200 gr. settimanali per i primi sei mesi di vita e di 85-140gr. a settimana nei successivi sei mesi.
Si consideri che, durante le varie frasi di crescita i bambini attraversano anche delle fasi di fermo in cui non aumentano di peso, questo può durare anche alcuni mesi ed è del tutto normale.
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